Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) è un metodo caldeggiato dal Miur che prevede che alcune materie quali storia, geografia, scienze, motoria, arte o altre discipline vengano insegnate e apprese anche in inglese.
Il CLIL sviluppa le capacità associative e permette ai giovani di conseguire un livello di apprendimento più alto.
Per far si che il CLIL sia utile a scuola e anche nella vita quotidiana, ogni argomento è trattato in modo che i bambini acquisiscano un lessico specifico della materia e sappiano “raccontare” l’argomento scelto, ma che siamo anche in grado di apprendere parole e frasi spendibili nella quotidianità.
Gli argomenti sono concordati con le insegnanti di classe per integrarsi con i programmi scolastici.
Un esempio: in geografia si può parlare di paesaggi, fornendo descrizioni geografiche, per poi passare ad un conversazione che si avvicini alla vita quotidiana (ad esempio: quali sport si fanno al mare o in montagna, leggiamo insieme una mappa e diamo indicazioni, che tempo fa, come mi vesto..).
I bambini in questo modo ripassano in inglese la materia già affrontata in lingua, acquisendo un lessico inerente la materia ed hanno allo stesso tempo modo di rendere più fruibile il loro sapere perché agganciano il tema alla vita quotidiana.
Nel Centro Studi Angelo dell’Acqua abbiamo deciso di usare questo metodo e il laboratorio è tenuto da una docente madrelingua laureata, con esperienza pluriennale nell’insegnamento dell’inglese come lingua 2 in età scolare.